Del cugino.

 

È stata Chiara a presentarmi suo cugino Carlo. Non è certo stato amore a prima vista. Stavo attraversando un periodo molto difficile, incastrata in una relazione di quelle che ognuno di noi ha avuto almeno una volta nella vita: disastrose.

Quando però sono riuscita ad uscirne, semi-viva, per essere ottimista, perché la realtà è che ero quasi morta, mi sono lanciata in una relazioncina facile, facile con un altro ragazzo carino e gentile sì, ma che sapevo benissimo non essere la persona giusta per me, diciamo che era la persona giusta per quel momento.

Ieri sera io e Luca ci siamo messi insieme” – Invio

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Hai fatto la più grande cazzata della tua vita

perché??” – Invio

Bello sapere che la tua migliore amica ti sostiene!

Proprio così mi scrisse: “la più grande cazzata della mia vita”. Ora, ok che anche io percepivo che Luca non sarebbe stato l’amore del secolo, ma da lì a definirla la più grande cazzata della mia vita, ne passa di acqua sotto al ponte.

Il fatto è che quando la persona che meglio ti conosce dopo tua madre ti dice che hai toppato, spesso vuol dire che hai davvero toppato. Io però sono una persona molto pratica e voglio le prove del fatto di aver toppato, pertanto, quella relazione andò avanti tutta l’estate, fino a quando un giorno lui mi disse: “Abbiamo toppato”.

Fine della storia.

E dopo? Beh, Chiara si diede parecchio da fare ed io e Carlo, ingenui, ci cademmo a piedi pari.

“Pronto?”

“Ciao Vale, stasera io Carlo andiamo al cinema. Ti va di venire?”

“Cosa andate a vedere?”

“Un bacio appassionato, l’ultimo di Ken Loach. Lo danno all’Embassy”.

“Ma di che parla?”

“Non lo so. Vuoi venire?”

“Boh, sì, perché no? A che ora è?”

“Alle otto e mezza”.

“Ci andiamo in bici?”

“Ok, ti passo a prendere alle otto”

Dopo un quarto d’ora squilla nuovamente il telefono. Era ancora Chiara, la “paccara” seriale che riusciva a darti buca con una non chalance imbarazzante.

“Mi sono appena ricordata che devo andare da…”

Non ricordo affatto da chi dovesse andare, ma ricordo questo:

“…quindi io non ci vado al cinema, ma Carlo sì.”

“Ah, va beh, io ci sarei andata anche da sola, ho visto le recensioni, sembra carino.”

“Quindi dico a Carlo che ci vai?”

“Sì, digli che ci becchiamo alle otto e venti all’Embassy”

“Perfetto! Buona serata!”

“Grazie, anche a te Chiara, anche se sei davvero una paccara!”

“Eh oh…”

Non sto a dilungarmi in descrizioni melense e zuccherose ma potete immaginare che non sia stata l’ultima volta che io e Carlo siamo andati al cinema insieme.

Chiara ha risposto al mio “perché??” con qualche anno di ritardo. Aveva intuito che io fossi già innamorata di suo cugino, senza rendermene conto, ed era convinta che saremmo stati bene insieme.  Il fatto è che quando la persona che meglio ti conosce dopo tua madre ti dice che ci starai bene insieme, spesso vuol dire che ci starai davvero bene insieme. Ed io, che sono una persona molto pratica, ho voluto le prove del fatto che saremmo stati bene insieme. Sono ancora qui che le impilo!

Qualche anno fa pensavo che Chiara fosse stata messa sulla mia strada perché doveva portarmi da suo cugino, poi ho cambiato idea, cioè ho smesso di chiedermi perché a me – perché a noi – è capitato di avere un’amica così.